Poetessa e donna di cultura, Maddalena Campiglia (Vicenza, 1553-1595) è una di quelle figure di considerevole spessore, soprattutto femminili, che la storia tende però a lasciare sullo sfondo, se non a oscurare del tutto.
Meritorio dunque il lavoro di recupero svolto dall’Accademia Olimpica nel novembre del 2021, con l’organizzazione di una giornata di studi a lei dedicata e realizzata con la collaborazione del Conservatorio di Musica di Vicenza «Arrigo Pedrollo».
Gli esiti di quell’appuntamento, arricchito dagli interventi di numerosi studiosi, sono stati raccolti in un volume edito dall’Accademia nel novembre 2023 con il titolo Maddalena Campiglia nel suo tempo, curato dalle accademiche Adriana Chemello e Maria Elisa Avagnina.
Quel che emerge dalle 180 pagine del libro è il ritratto di una donna pienamente immersa nel suo tempo, spirito acuto e sensibile, dedita alla poesia e talentuosa al punto da suscitare ammirazione in letterati come Torquato Tasso e Curzio Gonzaga, che la celebrò nel suo Fidamante.
Il Museo civico di Palazzo Chiericati ne conserva un ritratto di Alessandro Maganza, mentre una lapide posta nel 1897 in contra’ Apolloni, in prossimità di quella che si presume sia stata la sua residenza, la definisce «rimatrice dimessa» nonché «colta e virtuosa patrizia vicentina».
Il volume raccoglie, oltre ai contributi delle curatrici, quelli di Maria Luigia De Gregorio, Gabriella Zarri, Stefania Malavasi, Edoardo Demo, Erminia Ardissino, Eleonora Carinci e Vittorio Bolcato, a dare vita a uno sguardo che dalla protagonista si allarga fino a una città, una cultura e una società nelle quali è nata anche, nel 1555, la stessa Accademia Olimpica.